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aggiornamenti: 2008-02-28 Il contrammiraglio
G. S. Morrison, aggiornamenti: 2015-12-05 Chi c’era dietro i The Doors Jim Morrison è stato assassinato dagli ebrei? |
24
agosto
2007 Secondo la storia ufficiale, Jim Morrison è morto all’età di 27 anni nelle prime ore del mattino del 3 luglio 1971, nella vasca da bagno del suo appartamento a Parigi. Bill Siddons, l’agente [nel testo, manager] dei The Doors, giunse in aereo da Los Angeles ma non vide il corpo di Morrison; gli unici a vederlo furono pochi addetti al pronto soccorso e il dott. Max Vassile, oggi defunto. Costui non ha mai rilasciato interviste eccetto che per dire che Morrison è morto per “cause naturali” e, più precisamente, per infarto, motivo per cui non venne effettuata l’autopsia. In questo articolo apparso sulla rivista Rolling Stones, le cose sono cambiate abbastanza. Sembra che Jim Morrison sia morto nel bagno di un locale notturno a Parigi e che una cantante, Marianne Faithful, abbia giurato di mantenere il silenzio sugli eventi che hanno portato alla morte del cantante per overdose da eroina da lui stesso acquistata per la sua ragazza, Pamela Courson [nel seguito indicata anche come Pam, ndt] dagli spacciatori. Jim Morrison non aveva mai assunto eroina negli USA e aborriva sia le droghe che le siringhe. Perché dunque avrebbe dovuto iniziare ad assumere eroina a Parigi, in Francia? E se ha avuto un’overdose da droga, perché individui misteriosi, quali la cantante menzionata in precedenza, hanno giurato di non parlare degli eventi di quella notte che hanno portato alla morte di Morrison? Questi eventi non sarebbero stati riportati dai principali organi di stampa parecchie settimane dopo? Cosa dunque è successo veramente a James Douglas Morrison? E chi era e per cosa si batteva veramente questo poeta statunitense e cantante dei The Doors, gruppo musicale rock? Qui trovate uno spezzone tratto da un’intervista del 1970 a Morrison condotta da Lizzie James. In questa intervista completa del 1970 il cantante parla con Lizzie James dell’avversione che provava per le droghe; d’altra parte, dovremmo credere che sia morto di infarto provocatogli da un’overdose da droga. Il dott. Derwin, il suo medico personale, però gli fece un controllo medico completo prima che partisse per la Francia e disse alla stampa che “Jim, prima di partire per Parigi, era in condizioni di salute eccellenti.” “Andammo al Garden Spot per cena su La Cienega, la sera in cui abbiamo parlammo di droghe. Gli raccontai le storie che avevo sentito delle sue scappatelle con gli acidi [sostanze allucinogene, ndt]; rise e disse: «Le droghe non mi interessano», quasi in modo sprezzante e sollevò il suo bicchiere di Martini verso di me, ruotandolo leggermente, con un sorriso che diceva che quella era la ’Crystal Ship’ (*). Un’altra volta gli offrii un po’ di speed (**) e marijuana, mentre, una volta o due, alcuni psicofarmaci eccellenti, ma lui rifiutò sempre, una volta scuotendo la testa in modo derisorio, dicendo: «Non ho bisogno di pillole».”
(**) Il termine speed fa riferimento ad anfetamine, metanfetamine e altre droghe psicostimolanti. Aggiornamento del 28 febbraio 2008: Ho notato uno schema ricorrente. I personaggi famosi o
importanti, una volta uccisi, diventano leggende; si deve dunque fare
qualcosa per allontanare da loro l’attenzione della
popolazione
generale, scrivendo menzogne come la seguente: Questo per prevenire che alla gente venga in mente di cercare di scoprire la verità su quelle morti; è meglio allontanare le masse prima che inizino a indagare i crimini commessi dai soliti, scoprendo cose terribili. I tre rimanenti membri della banda, i suoi amici, e molti altri che conoscevano il cantante dissero che il libro Jim Morrison: Life, Death, Legend [letteralmente, Jim Morrison: la vita, la morte, la leggenda] di Stephen Davis diffonde menzogne asserendo che Morrison fosse bisessuale o omosessuale. Tutti affermano senza ombra di dubbio che era eterosessuale. E amava una ragazza in particolare, la sua ragazza di lunga data, Pamela Courson, che morì due anni e nove mesi dopo di lui, il 25 aprile 1974, di overdose da eroina — che sorpresa! Negli anni 1960 e 1970, quante stelle della musica rock e relativi conoscenti sono morti di “overdose da eroina” o per cause strane? Guardate, per esempio, questa lista di stelle della musica rock morte, compilata dal dott. Ed Friedlander, patologo della polizia. Cosa c’è sotto? Il libro No One Here Gets Out Alive [letteralmente, Qui nessuno ne esce vivo] di Jerry Hopkins e Danny Sugerman viene descritto come la prima bibliografia di Jim Morrison; la sorella Anne Morrison però disse “in quel libro non c’è mio fratello”; in altre parole, non considerava quel libro una bibliografia del fratello. Qualcuno su internet sarcasticamente fa riferimento a quel libro come a Nothing Here but Lies [letteralmente, Qui nulla eccetto menzogne] (*). Ray Manzarek fu talmente disgustato dal film di Oliver Stone sui The Doors nel quale Jim Morrison veniva ritratto come un pazzo scatenato che ha diretto un film per conto suo, The Soft Parade, per contrastare la propaganda e le menzogne sioniste. Di recente inoltre, When You’re Strange, un nuovo documentario su Jim Morrison e The Doors, è stato diffuso per contrastare ulteriormente la propaganda su Morrison e sul suo gruppo musicale. (*) In inglese No One Here Gets Out Alive e Nothing Here but Lies sono in qualche modo assonanti. |
l’attacco alla USS Liberty, e la connessione sionista 3 novembre 2009 aggiornamenti: 2015-12-05[l’originale è qui ]
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Jim Morrison veniva da una famiglia di militari; il padre era ufficiale in carriera nella Marina Militare statunitense laureatosi all’Accademia Navale. L’ammiraglio G. S. Morrison era uno degli ufficiali più giovani che sia mai stato appuntato contrammiraglio: aveva 47 anni. L’ammiraglio Morrison, allora fresco di appuntatura, stazionava a Pearl Harbor, dove il 7 dicembre 1941 fu testimone dello storico attacco. Fu pilota di caccia nel Pacifico meridionale nell’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale e anche durante la Guerra di Corea. Dalla fine degli anni 1940 fino agli anni 1960 Jim
Morrison,
insieme alla famiglia, si muoveva di frequente seguendo il padre
che si doveva spostare a seconda della missione a cui veniva
assegnato. Nel 1964, mentre Jim Morrison frequentava
l’università
alla scuola di cinema dell’Università della
California a Los
Angeles [nel testo, UCLA
film
school], il padre conduceva un gruppo di portaerei da
combattimento nei pressi della costa del Vietnam meridionale. Jim Morrison si laureò alla scuola di cinema all’UCLA nel 1965 e a giugno di quell’anno, insieme a Ray Manzarek, costituì il gruppo musicale The Doors. In quel periodo, in cui la guerra del Vietnam stava intensificandosi, ci fu un evento particolare di cui molti statunitensi tuttora potrebbero non aver mai sentito parlare, ma su cui l’ammiraglio Morrison è stato molto chiaro al riguardo. Si tratta di ciò che è accaduto alla nave da spia statunitense USS Liberty stazionata nel mar Mediterraneo [in acque internazionali, ndt] vicino alla penisola del Sinai durante la guerra dei sei giorni combattuta tra Israele e l’Egitto. L’8 giugno 1967 quella nave venne attaccata dai caccia israeliani; tra i membri dell’equipaggio si contarono 34 morti e 171 feriti. L’attacco perpetrato dai caccia israeliani durò più di un’ora; non essendo la USS Liberty una nave da combattimento, il suo equipaggio aveva a disposizione solamente due coppie di cannoni di calibro 0,50 pollici [circa 13 mm, ndt], montati a prua e a poppa dell’imbarcazione, che però non fecero in tempo a sparare un solo colpo venendo distrutti immediatamente dai caccia israeliani. Gli israeliani, dopo aver attaccato la USS Liberty con i caccia, attaccarono nuovamente, questa volta con le torpediniere che spararono cinque siluri, uno dei quali colpì la nave producendo un foro da 40 pollici [circa 1 metro] e uccidendo 25 marinai. Le torpediniere israeliane attaccarono anche con i cannoni e mitragliarono i marinai statunitensi indifesi che, in acqua, tentavano di salire a bordo delle scialuppe di salvataggio. Le torpediniere tuttavia non riuscirono ad affondare la USS Liberty.
Quel giorno la USS Liberty batteva bandiera statunitense e quindi non c’è dubbio che i caccia israeliani sapessero di che nazionalità fosse la nave che stavano attaccando. I caccia israeliani spararono missili e utilizzarono i cannoni in dotazione; molti marinai, colpiti da frammenti e segnati dagli effetti provocati da queste armi, quando non addirittura inceneriti, erano irriconoscibili. Gli israeliani tentarono evidentemente di affondare quella nave statunitense benché negli ultimi decenni abbiano dichiarato che si trattò di un errore. L’ammiraglio Morrison la pensava diversamente:
[In figura: L’ammiraglio George S. Morrison / padre di Jim] Secondo la versione ufficiale, Jim Morrison è morto d’infarto nella vasca da bagno del suo appartamento e non ci siano rapporti che indichino che Jim Morrison sia stato portato in ospedale. È possibile che ciò che è stato detto all’ammiraglio Morrison fosse disinformazione e inoltre che, nella confusione dei giorni subito successivi alla morte del cantante, i sionisti abbiano mischiato le loro storie e che l’ammiraglio abbia sentito una delle versioni errate sulla morte del figlio. Potete notare qualcosa di simile nell’attentato dell’11 settembre; nei giorni immediatamente successivi all’attacco abbiano sentito molti rapporti contrastanti di ciò che avvenne quel giorno. Nell’ultima parte dell’intervista l’ammiraglio dice: “I livelli di morale e di etica di Jim erano molto alti.” Tutto ciò che gli ebrei hanno scritto su Jim Morrison è tuttavia diametralmente opposto a questa descrizione che l’ammiraglio fa del figlio; i giudei hanno sempre cercato di far apparire il cantante come uno squilibrato fuori controllo, un tossico-dipendente, o una stella irrispettosa della musica rock. Non ci sono inoltre interviste, filmati, o rapporti
notiziari
di Pamela Courson, la ragazza del cantante,
che parlino della morte di Jim Morrison nei 2 anni e 9
mesi
successivi, prima cioè che ella stessa morisse
misteriosamente per un’overdose
da eroina. Conclusione È possibile che gli ebrei sionisti abbiano ucciso Jim Morrison come ritorsione per la posizione presa dal padre contraria a Israele e determinata a ottenere una rappresaglia degli USA contro quella nazione. È possibile anche che i sionisti temessero il carattere indipendente di Jim Morrison e ritenessero di non essere più in grado controllarlo, provvedendo quindi a ucciderlo per sbarazzarsi così di qualcuno che certamente avrebbe avuto il coraggio e il fegato di portare alla luce la verità su gli ebrei criminali e i crimini da questi commessi. Benché Jim Morrison e il padre, il contrammiraglio Steve Morrison, nel loro rapporto tra padre e figlio, non andassero molto d’accordo, sembra certo che combattessero lo stesso nemico, gli ebrei sionisti.
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26 marzo 2010 [l’originale è qui ] |
• Jac
Holzman
E questa voce di Wikipedia dice: “Edgar Bronfman, Jr., dopo aver acquistato nel 2004 insieme a un gruppo di investitori per 2,6 miliardi dollari la Warner Music Group dalla Time Warner, ha richiamato Holzman, prossimo alla pensionamento, perché desse una mano a rivitalizzare quell’azienda, rimettendolo nella società che aveva fatto tesoro delle sue precedenti incursioni nel mondo degli affari legato al settore della musica .....”
Non ci sono fotografie ufficiali del corpo di Jim Morrison scattate della polizia francese. In effetti, non c’è nessuna fotografia, di alcun tipo, del corpo di Jim Morrison. E Bill Siddons non ha mai visto il cadavere. Che prove ci sono quindi che Jim Morrison morì come è stato riportato? Se Siddons avesse guardato nella bara, avrebbe potuto constatare che Morrison era morto di morte violenta? O la bara era vuota? Oppure Morrison è stato rapito? Avete sentito parlare della misteriosa scomparsa di Christopher Bollyn e famiglia, della misteriosa scomparsa di Natalie Holloway , o del rapimento di Johnny Gosch ?• Paul A. Rothchild
Paul Rothchild, al centro, con i membri del gruppo di musica rock detto Ars Nova. (Cliccare sulla fotografia per ulteriori dettagli)
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