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Inchiodate nelle loro bare i ghoul dell’attentato dell’11 settembre (*)

di Eric Hufschmid

6 novembre 2005

[l’originale è qui ]

Jon Carlson scrive spesso sull’attacco dell’11 settembre; il suo ultimo articolo è stato pubblicato nel sito internet Rense.com:
Rense.com/general68/911jh.htm

Nei loro articoli, Jon Carlson, Tom Flocco, Mike Ruppert, Karl Schwarz, e molti altri “investigatori dell’attentato dell’11 settembre” menzionano qualche verità, ma il loro obiettivo primario è quello di addossare la colpa per l’attacco dell’11 settembre su un gruppo sparuto di statunitensi, e soprattutto su George W. Bush e Dick Cheney. Alcuni incolpano anche l’ISI [il maggiore dei servizi segreti pakistani, ndt] o la famiglia reale saudita.

Questi “truth seeker” ignorano alcuni aspetti molto importanti dell’attentato dell’11 settembre:

Le torri gemelle e l’edificio 7 del World Trade Center sono stati demoliti con esplosivi, e non dagli incendi. Chi ha eseguito quelle demolizioni? E chi impone il silenzio dei mezzi di comunicazione di massa su tale questione?

Circa 200 israeliani sono stati arrestati prima e dopo l’attentato dell’11 settembre, ma sono stati rimpatriati silenziosamente in Israele invece che essere processati.
(Un articolo notiziario al riguardo si trova qui.)

L’​​11 settembre 2001 5 israeliani che celebravano la riuscita dell’attacco sono stati arrestati e, secondo quanto riportato, nel loro furgone sono state rinvenute tracce di esplosivi, oltre a vestiti da arabi. Ciò nonostante sono stati rimpatriati in sordina in Israele.
(Un articolo notiziario al riguardo si trova qui.)

Ci sono un sacco di prove che dimostrano che alcuni israeliani erano implicati profondamente nell’attacco dell’11 settembre; in effetti sembra che sono stati proprio gli israeliani i mandanti dell’attentato dell’11 settembre, specialmente per quanto riguarda l’attacco al World Trade Center e la relativa demolizione di quel complesso di edifici. I sionisti hanno anche un controllo fortissimo sui mezzi di comunicazione di massa e quindi, senza la loro approvazione, quell’attacco non sarebbe mai potuto essere insabbiato.

La maggior parte dei “truth teller” [letteralmente, narratori della verità, ndt] sull’attacco dell’11 settembre tuttavia cerca di distogliere l’attenzione da Israele. Wayne Madsen, nel seguente articolo prolisso sugli studenti d’arte israeliani arrestati in relazione agli eventi dell’11 settembre, fa la seguente osservazione:

“Probabile gli israeliani, se stavano tenendo sotto osservazione i dirottatori, sarebbero venuti a conoscenza anche del loro interesse per il World Trade Center.”
WayneMadsenReport.com/Artstudents.htm
Aggiornamento: Madsen ha cancellato quest’articolo!

Madsen fa intendere che gli israeliani stavano tenendo sotto osservazione i dirottatori perché sospettavano che i malvagi arabi stessero pianificando qualche azione malefica.

Madsen ignora [deliberatamente] il fatto che quegli arabi erano fantocci che poi sarebbero stati utilizzati come capri espiatori, e non i dirottatori. Perché gli israeliani tenevano sotto osservazione alcuni fantocci che sarebbero stati utilizzati poi come capri espiatori? E perché Madsen ignora [volutamente] queste informazioni cruciali?

L’unica spiegazione ragionevole è che quegli israeliani erano i loro agenti gestori, i loro protettori, ed erano profondamente coinvolti nell’attacco, e inoltre che Wayne Madsen distoglie l’attenzione da Israele.

Anche Jon Carlson, nel suo ultimo articolo, devia l’attenzione lontano da Israele; all’inizio del suo articolo però utilizza una tecnica di inganno che non ho menzionato negli altri miei articoli sugli inganni, motivo per cui ritengo di doverne parlare adesso. Nello specifico, Carlson inizia il suo articolo con quello che noi definiamo “intercalare di nomi grossi.”

Il suo articolo inizia dando l’impressione che Nelson Thall (noto anche come Lenny Bloom) sia molto importante perché è a conoscenza dell’indirizzo di posta elettronica di Andreas von Bulow. Carlson include una copia del messaggio di posta elettronica di Thall come prova e per impressionarci ulteriormente.

La maggior parte della gente definisce “name dropping” [letteralmente, intercalare di nomi grossi] come il menzionare occasionalmente i nomi di personaggi importanti per impressionare l’interlocutore. Nell’articolo di Carlson in questione tuttavia le frasi sull’indirizzo di posta elettronica di von Bulow sono talmente irrilevanti per l’argomento dell’attentato dell’11 settembre che non le definirei un menzionare “occasionale” del nome di un personaggio importante, ma piuttosto un tentativo “palese” di impressionarci. C’è bisogno di una nuova espressione per questo concetto, come “name pushing” [letteralmente, insistere nel nominare alcuni nomi].

(*) I ghoul sono mostri immaginari vivi pur essendo morti che si nutrono di cadaveri; presumibilmente Hufschmid si riferisce ai disinformatori che sono efficaci solo sulla gente mentalmente morta, e cioè sugli idioti, ndt.


Prestate attenzione agli inganni quando qualcuno cerca di impressionarvi

Chi ha effettuato un’analisi intelligente dell’attacco dell’11 settembre incomincerà un articolo al riguardo in modo intelligente. Si deve presumere che un articolo che inizi “insistendo nel nominare alcuni nomi” di personaggi famosi non abbia nulla di rilevante da dire, e che stia cercando di impressionarci per non farci accorgere che il resto del articolo è costituito da disinformazione.

Tornando all’articolo di Carlson, costui ci dice che nel 2004 Lenny Bloom e Sherman Sholnick hanno intervistato von Bulow per il loro programma radiofonico e che von Bulow crede che l’attentato dell’11 settembre sia stato un’operazione del governo statunitense e non un attacco degli arabi.

Un po’ più avanti nell’articolo troviamo una frase in cui si dice che la NBC è di proprietà della General Electric, e che quest’ultima beneficia dalle guerre in Afghanistan e in Iraq.

Questa frase fa intendere che i dirigenti della General Electric fossero coinvolti nell’attacco dell’11 settembre perché avrebbero lucrato dalla guerra e che la NBC sia sottomessa a questi dirigenti malvagi della General Electric. Ciò devia l’attenzione lontano dai dirigenti della NBC e dei mezzi di comunicazione di massa in generale, incolpando quell’entità misteriosa e maligna conosciuta come l’“apparato militare industriale.”

L’articolo poi diventa ridicolo; Carlson spiega che un piccolo aereo bianco, probabilmente decollato da una portaerei, pilotava uno dei Boeing 737 contro la torre sud del World Trade Center grazie a sistema di comando a distanza.

Mostra una fotografia della torre sud pochi istanti dopo che è stata colpita in cui si vede una scia bianca che Carlson afferma essere una scia di vapore lasciata dall’aereo bianco.

Gli aerei che si sono schiantati contro le torri gemelle tuttavia non hanno lasciato tracce di vapore, e anzi nessun aereo lascia scie quando vola a bassa quota se la giornata è tiepida o calda.

Tutti i filmati e le fotografie di quel particolare momento inoltre mostrano che quella scia bianca proveniva da un oggetto che era stato proiettato fuori dalla torre sud, probabilmente un motore o carrello di atterraggio. Potete vedere meglio questa scia bianca a pagina 39 del mio libro Painful Questions; An Analysis of the September 11 Attack. (*)
(Se non avete una copia del libro [scaricabile gratuitamente qui , ndt], potete vedere l’oggetto in questione in questo  articolo di Christopher Bollyn, il quale ritiene che sia qualcosa in uranio, e nel filmato presente nel sito internet [di Eric Hufschmid] HugeQuestions.com .)

Carlson mostra anche alcune fotografie di un elicottero vicino alle torri gemelle e sostiene che quell’elicottero sia un aereo bianco. Guardando i filmati ripresi quel giorno è possibile tuttavia determinare che quegli oggetti erano elicotteri. Se ci sono stati aerei bianchi nella zona, erano più in alto e certamente non rimanevano sospeso nell’aria nelle vicinanze delle torri gemelle.

(*) Secondo Bollyn, quell’oggetto proiettato dalla torre sud subito dopo lo schianto dell’aereo potrebbe essere stato un penetratore all’uranio impoverito sparato dall’aereo subito prima dello schianto, ndt.


Un buffet di disinformazione

Il sito internet CloakAndDagger.de [letteralmente, Il mantello e il pugnale] promuoveva (e forse lo fa ancora) l’idea che gli aerei che si sono schiantati contro le torri del World Trade Centre sarebbero stati ologrammi. John Carlson sostiene fossero Boeing 737; quale delle due? Erano ologrammi o Boeing 737?

A questi individui non importa che ciò che dicono è insensato; quello che fanno è proporre su internet un sacco di idee alla rinfusa e lasciare che ciascuno scelga quella che preferisce.


Che cosa c’è che non va in Carlson?

L’articolo di Carlson è tanto stupido quanto quello di Tom Flocco sull’arresto di Barbara Olson. Perché Carlson scrive queste assurdità? Come ho detto nel mio articolo su Flocco , ci sono un sacco di ragioni possibili, e quindi potremmo non venire mai a sapere perché lo fa, o per chi lavora.

L’articolo di Carlson si conclude con frasi confusione e collegamenti telematici a decine di altri articoli, la maggior parte dei quali sono suoi o pieni zeppi di assurdità.


Perché mi lagno di Carlson?

Carlson cerca di usare quella frase di Andreas von Bulow per sostenere l’ipotesi secondo cui l’attentato dell’11 settembre sarebbe stato condotto dalla CIA, dai militari degli Stati Uniti, e da pochi altri statunitensi. Questa potrebbe sembrare una conclusione valida, ma un modo per ingannare la gente è quello di fornire alcune osservazioni veritiere, senza però raccontarle tutta la verità.

È vero che alcuni funzionari del governo degli Stati Uniti dovevano essere coinvolti nell’attacco dell’11 settembre, ma i fatti mostrano che erano coinvolti anche i sionisti e certi funzionari del governo britannico.

I sionisti inoltre hanno un controllo straordinario sui mezzi di comunicazione di massa statunitensi, canadesi, europei, e australiani; si consideri che senza il controllo sui mezzi di comunicazione di massa, nessuno di questi raggiri sarebbe potuto essere perpetrato [senza che fosse smascherato velocemente].

Carlson sembra essere un “truth teller” che si impegna a portare alla luce la verità sull’attentato dell’11 settembre, ma in realtà distogliere l’attenzione dal ruolo estremamente importante dei sionisti in questi crimini fenomenali, nel controllo dei nostri mezzi di comunicazione di massa, nelle nostre biblioteche pubbliche, e nel nostro sistema d’istruzione.


Forse si comportano stupidamente di proposito

Carlson, Flocco, e qualche altro “investigatore dell’attacco dell’11 settembre” stanno dando una cattiva immagine alle teorie del complotto su quell’attentato; chiunque infatti tenti di verificare le loro informazioni giungerà alla conclusione che le teorie del complotto su quell’attacco vengono formulate da idioti che non hanno nemmeno una comprensione da scuola media superiore della geografia, degli aerei, o della scienza.

I loro articoli ingannevoli ricevono un sacco di attenzione su internet, e molta gente li fa circolare per posta elettronica. Uno che cerca su internet le informazioni sull’attacco dell’11 settembre molto probabilmente si imbatterà in uno di questi articoli ingannevoli. Questi individui stanno sommergendo internet con una marea di inganni.

Chaim Kupferberg è un altro esempio; i suoi articoli, al pari di molti articoli di disinformazione, sono un po’ confusi o fastidiosi da leggere, ma se riuscite a leggerli, noterete che l’enfasi principale è concentrata nell’affermare l’innocenza di Israele. Provate, per esempio, a stabilire quale sia il valore del seguente articolo sciocco:

C’è qualcosa su Omar: la verità, le menzogne, e la leggenda dell’attentato dell’11 settembre
GlobalResearch.ca/articles/KUP310A.html

Alcuni di questi agenti disinformatori fanno sembrare Israele una vittima del regime del malefico George W. Bush, o della cabala dei neoconservatori statunitensi [nel testo, neocons], o della malvagia organizzazione degli Illuminati.

Paul Thompson è un altro esempio; ha realizzato una cronologia degli eventi legati all’attacco dell’11 settembre veritiera, ma che allo stesso tempo implica che responsabile di quell’attentato era la malefica Al Qaeda.


Una volta trovato un ratto, seguitelo fino al suo covo

Ogniqualvolta individuate un agente della disinformazione, esaminate chi sono i suoi amici, i suoi sostenitori, e i suoi soci, perché probabilmente così facendo scoprirete altri ratti.

Per esempio, l’articolo di Carlson dà un certo sostegno a Karl Schwarz, a Guerrilla News Network (GNN), ad Ariana Huffington, e a Wayne Madsen. Otteniamo davvero un’analisi seria degli affari internazionali da uno qualsiasi di questi individui o di questi gruppi?

Nel caso in cui non l’aveste mai notato, il Guerrilla News Network è uno dei molti gruppi che cercano di convincerci che l’ISI ha avuto un ruolo significativo nell’attentato dell’11 settembre.


Non adorate un vitello d’oro

Coloro che conosco personalmente mi fanno venire in mente una scena del film The Ten Commandments [versione italiana, I dieci comandamenti] in cui Charlton Heston [nel ruolo di  Mosè, ndt] va sul monte [Sinai] a prendere le tavole con i 10 comandamenti, e quando torna trova tutti intenti ad adorare un vitello d’oro.

Alcune persone che frequento adoravano Tom Flocco, e quando finalmente le ho convinte che Flocco è un menzognero, ho scoperto dopo una settimana che sono passate ad adorare Jon Carlson. Dopo aver passato qualche tempo a spiegare loro che Carlson è un menzognero, nel giro di qualche settimana vengo a sapere che sono passate ad adorare Chaim Kupferberg. La settimana successiva mi dicono che l’ISI ha finanziato l’attacco dell’11 settembre perché l’hanno sentito dire da Paul Thompson.

Gli Stati Uniti e l’Europa sono vittime perpetue perché molti cittadini di queste nazioni selezionano i propri capi in modo pessimo, scegliendo per capi coloro che li fanno sentire bene, non coloro che li informano di quale sia la verità, qualcosa di troppo doloroso da affrontare per la maggior parte della gente.

Individui come Tom Flocco, Jon Carlson, Sherman Sholnick, Chaim Kupferberg, e Mike Ruppert fanno sembrare tutto semplice; ci dicono che tutti i nostri problemi sono dovuti a George W. Bush, Dick Cheney, e alla CIA, che Patrick Fitzgerald presto arresterà Bush e Cheney, o che la causa legale intentata da Phil Berg presto porterà alla luce la verità sull’attentato dell’11 settembre e provocherà l’arresto di George W. Bush e di Cheney.

Fanno intendere che non appena Geoge W. Bush e Dick Cheney verranno arrestati, la gente si radunerà nelle strade, tenendosi per mano, cantando canzoni, e si vivrà felici e contenti, proprio come in un film di Hollywood.

Questi agenti della disinformazione sono simili ai politici che ci promettono di porre fine al crimine, di migliorare le scuole, e di ridurre le tasse. A ogni elezione la maggior parte della gente crede a queste promesse.

La realtà purtroppo non è così semplice. I problemi degli USA non saranno risolti con l’arresto di Dick Cheney o di George W. Bush. Anche con un presidente diverso, gli Stati Uniti continueranno a essere dominati dai sionisti, dai pedofili, dai sindacati corrotti, dagli imprenditori egoisti, dai funzionari universitari incompetenti.

Avete visto le accuse mosse da John DeCamp? Se ciò che dicono DeCamp e i bambini da lui menzionati è vero, gli stupri dei ragazzini all’orfanotrofio della cittadina di Boys Town, nel Nebraska, sono andati avanti per anni, da un presidente degli USA all’altro. Non fa differenza chi sia il presidente, né di quale partito politico faccia parte; gli stupri dei ragazzini continuano anno dopo anno indipendentemente dal fatto che ad avere il controllo del senato statunitense siano i democratici o i repubblicani.

Sentite mai tuttavia frasi del genere pronunciate da Carlson, da Flocco, da Ruppert, da Schwarz, da Kupferberg, o da un qualsiasi altro truth seeker? Certo che no; promettono invece che se date retta a loro, presto arresteranno Dick Cheney e George W. Bush, e poi sarà tutto meraviglioso.

I truth seeker per la maggior parte sono pifferai magici che conducono gli ingenui nella direzione sbagliata.


Nel “movimento per la verità” c’è bisogno di capi migliori

L’unico modo per migliorare questo mondo è iniziare a mettere persone migliori nelle posizioni di comando nel governo, nelle scuole, nelle imprese, e in tutte le altre organizzazioni.

Tutti gli stupidi menzogneri e incompetenti devono essere fatti uscire dal movimento per la verità sull’attacco dell’11 settembre. Di tanto in tanto sarà necessario inviare un messaggio di posta elettronica ai siti internet, alle stazioni radiofoniche, e ai giornali perché smettano di promuovere sciocchezze.

Dobbiamo anche mandare in bancarotta i principali mezzi di comunicazione di massa. La gente dovrebbe smettere di comprarne i giornali, le riviste, e di abbonarsi ai loro canali televisivi.