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Dietro
l’assassinio di Christopher Bollyn [l’originale è qui ] Nota: Bollyn ha scritto un seguito a questo articolo: Bollyn-Hariri-Nov2006-I.html |
Fotografia: Vi sembra che questo cratere sia il risultato di un’auto-bomba? O ha l’aspetto dell’effetto di una bomba collocata nel sottosuolo? |
I mezzi di comunicazione di massa degli Stati Uniti
stanno indugiando nel “giornalismo scandalistico,”
ripetendo le accuse
infondate secondo cui dietro l’attentato a un nazionalista
popolare
libanese, compiuto secondo loro con
un’“auto-bomba,” ci
sarebbe la Siria, nonostante le prove indichino che la bomba sia stata
sganciata da un aereo – ovvero con una metodologia omicida
utilizzata spesso da Israele.
“Un’auto-bomba enorme è esplosa contro il corteo dell’ex-premier Rafic Hariri,” ha riferito da Beirut il The New York Times a proposito del massacro del giorno di San Valentino del miliardario ex-primo ministro libanese e di almeno altri 11, tra cui 6 sue guardie del corpo. Il The New York Times però non presenta elementi di prova a sostegno di questa sua affermazione secondo cui un’“auto-bomba enorme” avrebbe ucciso il nazionalista popolare e “sventrato il terreno scavando un cratere di 30 piedi [circa 9 metri, ndt] nella strada” di una delle zone più ricche di Beirut. Hariri era un ben noto filantropo e “il simbolo della rinascita sia politica che economica del Libano,” ha scritto il The Daily Star, un giornale in lingua inglese stampato in Libano; “la sua morte scioccante lascia il paese di fronte ad un futuro economico incerto.” Hariri è stato la forza trainante dietro il ritorno in Libano degli investimenti esteri, dopo 15 anni di guerra civile. Solidere, l’azienda da lui fondata, ha svolto un ruolo chiave nella ricostruzione della zona centrale di Beirut. “Ironicamente,” ha riportato il The Daily Star, Hariri è stato ucciso nel quartiere alberghiero da lui stesso ricostruito. Hariri, oltre ad essere stato dietro la ricostruzione del Libano, è stato accreditato per aver stabilizzato la lira libanese per la prima volta in 14 anni. Ha mantenuto l’inflazione bassa e sono arrivati gli investimenti. Nel 2004 il Libano è stato meta di 1 milione di visitatori arabi. “La responsabilità di quella bomba è incerta” ha opinato il The Chicago Tribune, “ma tutto fa pensare alla Siria e ai suoi agenti.” Il The Chicago Tribune riportava in prima pagina l’articolo del The New York Times. “La tempistica e le dimensioni dell’esplosione – provocata da una quantità di esplosivo equivalente a 650 libre [quasi 300 chilogrammi, ndt] di dinamite secondo una stima in base al cratere che è stato lasciato, largo 30 piedi [9 metri, ndt] e profondo 9 piedi [quasi 3 metri, ndt] – puntano a un coinvolgimento siriano,” ha scritto il The Chicago Tribune. “Non si è trattato di un lavoro da dilettanti.” LA FOLLA E I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA ACCUSANO LA SIRIA “La folla accusa la Siria per l’assassinio Hariri,” ha riferito l’ABC News. “Il ministro degli interni [del Libano] Suleiman Franjieh [un maronita] ha suggerito che, in base al cratere lasciato in mezzo alla strada e alle prime ricostruzioni, l’attacco potrebbe essere stato eseguito da un attentatore dinamitardo suicida che avrebbe speronato il corteo di Hariri con un veicolo carico di esplosivi,” ha riportato la rete statunitense dei mezzi di comunicazione di massa. Non sono state trovate tuttavia prove che si sia trattato di un “attentatore dinamitardo suicida” o di “un veicolo carico di esplosivi.” Un palestinese che vive in Libano ha rivendicato la responsabilità per conto di un gruppo finora sconosciuto chiamato “Vittoria e jihad nella Grande Siria.” Gli esperti militari, però, hanno respinto quest’affermazione dicendo che la potenza dell’esplosione suggerisce il lavoro di un gruppo tecnicamente sofisticato, con accesso a esplosivi ad alto contenuto tecnologico. L’amministrazione statunitense del presidente George W. Bush si è affrettata a puntare il dito contro la Siria. “Condanniamo questo attacco brutale nel modo più forte possibile,” ha detto Scott McClellan, portavoce della Casa Bianca. “Questo omicidio oggi rievoca in modo terribile l’idea che il popolo libanese deve poter perseguire le proprie aspirazioni e determinare il proprio futuro politico libero dalla violenza, delle intimidazioni, e dall’occupazione siriana,” ha detto McClellan. Che la Siria sia stata il “bersaglio” della critica americana è stato “inequivocabile,” ha riportato il The New York Times, anche se McClellan e altri portavoce dell’amministrazione statunitense hanno detto di non avere prove concrete del coinvolgimento siriano. NESSUNA PROVA “Abbiamo intenzione di fare pressione sulla Siria, questo è sicuro,” ha detto al The New York Times un alto funzionario del Dipartimento di Stato [degli USA]. “Fino ad ora c’è stato un incremento abbastanza costante della pressione, ma penso che si raggiungerà un picco sulla scia di questo evento. La Siria, benché non ci siano prove che indichino un suo collegamento, ha, per negligenza o di proposito, consentito la destabilizzazione del Libano.” Il 15 febbraio, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha chiesto una relazione urgente per quell’assassinio di stampo “terrorista” e ha esortato la Siria a ritirare le truppe, costituite da 14.000 uomini, dal Libano. Bush ha ordinato all’ambasciatore statunitense a Damasco, Margaret Scobey, di tornare. Prima che se ne andasse, Scobey ha fatto recapitare un messaggio di “preoccupazione e sdegno” al governo siriano. “I funzionari americani sono stati attenti a non gettare pubblicamente la colpa di quell’atrocità direttamente sulla Siria”, ha scritto il The Times of London, “... ma hanno lasciato pochi dubbi su chi considerino il colpevole in ultima istanza.” IL COLPEVOLE IN ULTIMA ISTANZA Ma la Siria è il colpevole in ultima istanza? Perché la Siria avrebbe voluto assassinare Hariri, il principale artefice della ricostruzione e della prosperità post-bellica del Libano? E perché si sarebbe voluto uccidere Hariri in modo così spettacolare? Come per il caso dell’attentato dell’11 settembre, l’assassinio di Hariri sembra sia stato pianificato per influenzare l’opinione pubblica e fornire un casus belli necessario per giustificare l’aggressione contro la Siria. Perché la Siria avrebbe voluto attrarre sdegno e guerra contro se stessa? Chi è veramente interessato a destabilizzare il Libano e la Siria? Quell’assassinio “ha sollevato una nube gigante sull’immediato futuro politico del Libano,” ha scritto il The Daily Star. “Questo attentato fa riaffiorare alla mente i ricordi del 1975 e la morte di quel capo popolare che era Maarouf Saad, che, al pari di Hariri, era di Sidone. L’uccisione di Saad è avvenuta appena tre mesi prima dell’inizio della guerra civile ed è ancora vista da molti come il catalizzatore degli eventi apocalittici che hanno cinto questo paese per 15 anni.” Mentre Israele è stato menzionato brevemente come un possibile sospetto per quell’attentato dinamitardo, i principali mezzi di comunicazione di massa hanno ignorato questa possibilità. Le prove, tuttavia, indicano che l’attentato dinamitardo che ha ucciso Hariri potrebbe essere stato condotto utilizzando un missile sparato dall’aria, una metodologia israeliana utilizzata per gli “omicidi mirati.” Israele ha ucciso decine di palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania con bombe a guida di precisione e con missili lanciati dal cielo. In uno di questi bombardamenti mirati effettuato lo scorso marzo, i militari israeliani hanno ucciso il capo spirituale del gruppo militante palestinese di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassin, un tetraplegico in sedia a rotelle. “Rapporti dalla scena [di quell’assassinio] riportano che lo sceicco Yassin era spinto su una sedia a rotelle quando è stato centrato da un missile,” ha riferito la BBC il 22 marzo 2004. Il primo ministro israeliano Sharon ha respinto le accuse del coinvolgimento di Israele nell’omicidio di Hariri. “Penso che sia completamente inutile rispondere a quanto è stato detto sulla partecipazione o sulla responsabilità di Israele in ciò che sta accadendo in Libano,” ha detto Sharon quando gli è stato chiesto di commentare quelle accuse. Il ministro degli esteri siriano Farouk al-Sharaa ha fermamente condannato l’attacco. “Questo è un brutto atto criminale,” ha detto al-Sharaa. “Condanniamo coloro che seminano la sedizione in Libano. Speriamo che in questi tempi difficili il popolo libanese sarà coeso e forte e che respinga ogni sedizione interna o interferenza esterna.” Il presidente siriano Bashar Al-Assad “ha espresso il suo profondo dolore” e ha descritto l’assassinio di “un uomo che la Siria considerava un amico e un alleato nella regione” come una “atrocità orrenda.” L’eredità lasciata da Hariri è quella di “un uomo che ha aiutato a ricostruire un paese devastato dalla guerra civile e di un difensore della pace tra la sua gente,” ha riportato una dichiarazione del governo siriano. “Questo atto atroce,” afferma quella dichiarazione, “… mira a destabilizzare il Libano, a creare disordini, ostilità, e un senso di insicurezza … Questa tragedia non è solo una perdita nazionale per il Libano ma anche per la Siria e per il mondo arabo.” Hariri, ritratto, insieme alla Siria, come nemico dai mezzi di comunicazione di massa degli USA, il giorno della sua morte ha rilasciato un comunicato stampa, l’ultimo, che suggerisce il contrario: “Siamo estremamente inclini a mantenere rapporti con la Siria e a tutelare i suoi interessi,” ha detto Hariri, “ciò scaturisce dalle nostre convinzioni nazionali e panarabe profondamente radicate.” QUALE AUTO-BOMBA? L’attacco dinamitardo al corteo di Hariri si è verificato in pieno giorno in una sezione esclusiva del lungomare di Beirut, noto anche come la Corniche [di Beirut]. Non ci sono tuttavia rapporti o prove a sostegno dell’ipotesi che a uccidere Hariri sia stato un attentatore suicida a bordo di un’auto-bomba. In base alle dimensioni del cratere, stimato a 30-50 piedi [9-15 metri, ndt] di larghezza e in 9-10 piedi [3 metri, ndt] di profondità, un esperto ha detto all’American Free Press (*) [nel seguito, AFP, ndt] che l’auto-bomba avrebbe dovuto contenere esplosivo in quantità di diverse tonnellate, e non il valore riportato di “650 libre [300 chilogrammi, ndt] di dinamite.” Nel cratere si vedono anche che una conduttura rotta dell’acqua, detriti, e macerie sono stati proiettati in aria e fuori dal centro del cratere, suggerendo che la detonazione sia avvenuta a una certa profondità sotto la strada. Keith A. Holsapple, un esperto di crateri e professore di ingegneria meccanica presso l’Università di Washington, ha esaminato per conto dell’AFP le fotografie di quel cratere formatosi a Beirut [dall’esplosione che ha ucciso Hariri]. “Non c’è dubbio,” ha detto Holsapple, “sarebbe stata necessaria una bomba per lo meno di svariate tonnellate se fosse collocata a bordo di un veicolo e se fosse stata fatta esplodere sopra la superficie del terreno.” “Un cratere largo 50 piedi in un terreno bagnato richiederebbe una quantità di ANFO (ammonium nitrate fuel oil) (**) dell’ordine di 6 tonnellate, se l’esplosione avvenisse subito sopra la superficie del terreno,” ha detto Holsapple. “Se la bomba venisse stata fatta esplodere appena sotto la superficie del terreno, il peso sarebbe ridotto a circa 2 tonnellate, e se fosse utilizzata un’arma a penetrazione, il peso sarebbe dell’ordine di 1 tonnellata, a meno di un fattore due.” Sarebbe stata necessaria una bomba più potente se il terreno fosse stato “sostanzialmente asciutto in profondità al momento dell’evento,” ha aggiunto. Ma non vi è alcuna prova che un veicolo di grandi dimensioni che trasportava tonnellate di esplosivo si sia schiantato contro il veicolo di Hariri ed è altamente improbabile che qualcuno abbia sepolto due tonnellate di esplosivo sotto la strada; ma allora, dove era la bomba? (*) Questo articolo è stato scritto quando Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei criminali.(**) L’ANFO è una miscela esplosiva costituita da nitrato d’ammonio, gasolio, e altri additivi minori LA MORTE ARRIVATA DALL’ALTO Ci sono prove che l’esplosione che ha ucciso Hariri sia detonata a una certa profondità sotto la sua automobile. Il cratere che ne è risultato suggerisce che a colpire l’autovettura di Hariri sia stata una bomba a guida di precisione che, lanciata da aereo, ha penetrato il fondo stradale per poi esplodere. Ciò è indicato anche dalle condizioni del corpo di Hariri. La parte inferiore del suo corpo, secondo quando riportato, è stata gravemente lesionata mentre la testa e il torso erano riconoscibili. “Se è stata usata un’arma a penetrazione,” ha detto Holsapple, “il peso dovrebbe essere stato dell’ordine di 1 tonnellata, a meno di un fattore due.” Un’arma a penetrazione è una bomba lanciata da un aereo, simile a quella di tipo di bunker-buster (*), a guida [di precisione] progettata per penetrare la superficie prima di esplodere. Su un sito internet informativo intitolato Bombs for Beginners [letteralmente, Bombe per principianti], la Federation of American Scientists [letteralmente, Federazione degli scienziati statunitensi] (FAS) spiega come le bombe sganciate da aerei formino crateri, riportando: “L’effetto cratere è normalmente realizzato utilizzando una bomba GP [di uso generale] con un sistema di detonazione ritardato. Questo sistema permette alla bomba di penetrare prima di esplodere. Dato che l’esplosione si verifica all’interno nel mezzo, cioè in profondità rispetto alla superficie, l’energia dell’esplosione provoca la formazione di un cratere.” Una bomba penetrante da 1 tonnellata, silenziosa e inosservata, spiegherebbe l’enorme cratere e il fatto che non ci sono prove che un camion-bomba sia esploso contro il corteo di Hariri. Sam Hamod, esperto di affari medio-orientali, ha scritto: “Dobbiamo fare come si fa negli altri casi criminali e cioè vedere chi ha giovato maggiormente dall’assassinio del primo ministro libanese Hariri. I libanesi avevano molto da perdere, così come i siriani.” “Ovunque guardiate, noterete che nessun altro aveva qualcosa da guadagnare ad eccezione di Israele e degli Stati Uniti,” ha detto Hamod. “Gli Stati Uniti hanno puntato il dito rapidamente contro la Siria, al pari di Israele, il che equivaleva a condannare se stessi, perché sono gli unici due paesi che avrebbero interesse a creare disordini in Libano.” (*) Le bunker buster sono bombe progettate per colpire bersagli nel sottosuolo o fortemente rinforzati. |
Importante:
Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*) La mia risposta è qui Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui . Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa! (*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.” |