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La connessione del primo ministro israeliano all’attentato dell’11 settembre

di Christopher Bollyn

22 dicembre 2006

[l’originale è qui ]

Ehud Olmert, l’attuale primo ministro israeliano, sembra essere più popolare e influente tra i politici europei e statunitensi che nel sua stessa circoscrizione elettorale.

Stando a un sondaggio israeliano, dopo aver stupidamente provocato e perseguito l’invasione disastrosa e illegale del Libano, il 63 percento degli israeliani vogliono le dimissioni di Olmert.

Durante quell’invasione durata un mese, le forze armate israeliane hanno commesso tutta una serie di crimini di guerra eclatanti tra cui si annoverano la presa di mira di zone civili e di infrastrutture, nonché l’utilizzo di armi vietate, quali il fosforo e le armi a grappolo.

Benché la vasta maggioranza delle vittime fosse costituita da civili libanesi, almeno 1.200 morti e 3.600 feriti, Israele ha pagato cara quell’invasione mal consigliata, perdendo circa 120 soldati e subendo un numero superiore di gravemente feriti e di mutilati a vita. La resistenza di Hezbollah è riuscita ad abbattere navi da guerra, elicotteri, e batterie di carri armati israeliani.

Nel dicembre 2006 tuttavia sembra che tutto sia stato dimenticato quando Olmert ha visitato la Casa Bianca e alcune capitali europee dove è stato accolto con una riverenza inusuale dai politici più potenti dell’occidente.

A Roma, dove Olmert ha incontrato il presidente del consiglio dei ministri italiano Romano Prodi e Papa Benedetto XVI, la telecamera di una televisione ha colto Olmert che dettava a Prodi esattamente ciò che avrebbe dovuto dire a una conferenza stampa, poco prima che essa avesse luogo.

Olmert con il presidente del consiglio dei ministri italiano Romano Prodi a Villa Madama, a Roma

GLI ISRAELIANI DETTANO

Il filmato, ripreso da un cineoperatore israeliano, mostra Olmert che dice a Prodi di menzionare le richieste della comunità internazionale secondo cui il governo palestinese guidato da Hamas dovrebbe riconoscere Israele, rinunciare al terrorismo, e rispettare gli accordi di pace firmati.

“È importante che enfatizzi tre principi del quartetto per il Medio Oriente [i.e. Stati Uniti, Russia, Unione Europea, e Nazioni Unite, ndt], che non sono negoziabili e che sono la base di tutto; dì quanto segue”: così Olmert ha istruito il presidente del consiglio dei ministri italiano a lui sottomesso. (*) (**)

Olmert ha chiesto a Prodi anche di riconoscere Israele come stato ebraico, cosa che preclude e nega la richiesta fondamentale palestinese che ai milioni di profughi deportati e ai loro discendenti sia permesso ritornare nella loro terra e nelle loro case.

“Ti ho sentito dire qualche cosa sullo stato ebraico,” sono le parole con cui Olmert ha richiamato il servile Prodi, ex-presidente della commissione europea.

Alla conferenza stampa, il servile Prodi ha ubbidito diligentemente facendo quanto gli è stato ordinato: “Tutti i processi di pace devono passare per la rinuncia alla violenza, il riconoscimento dello stato di Israele, il riconoscimento degli accordi precedenti e, devo aggiungere, anche il riconoscimento dello stato di Israele come stato ebraico,” ha dichiarato Prodi.

Stando a funzionari israeliani, Olmert, le cui forze dell’ordine solamente quattro mesi prima avevano massacrato centinaia di donne e bambini libanesi, tra cui moltissimi civili innocenti nel villaggio biblico di Cana, ha chiesto al papa Benedetto XVI di esortare i cristiani a opporsi a un’indagine scientifica sulle affermazioni sioniste riguardanti il numero di ebrei uccisi più di 60 anni fa in Europa.

Precedentemente, durante una visita a Berlino, Olmert in un’intervista televisiva aveva ammesso che Israele possiede armi nucleari. Le attività nucleari di Israele sono illegali e sono state condotte fuori dal limiti dell’ambito del Trattato di non-proliferazione nucleare e dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

(*) Il quartetto per il Medio Oriente è USA, Russia, Unione Europea, e ONU.
(**) (ndt) Il lettore non si illuda che Israele non dia ordini o influenzi anche gli altri schieramenti politici italiani; gli ebrei regolarmente infiltrano o manipolano i vari partiti politici in modo da restare al potere dietro le quinte qualsiasi sia il governo in carica. Un filmato dell’indegno spettacolo di Prodi che prende ordini da Olmert e poi ripete a pappagallo quanto gli è stato detto di dire si trova, per esempio, qui.

CHI È OLMERT?

Olmert, dopo la vittoria elettorale del suo partito, il Kadima, del 28 marzo 2006, è diventato primo ministro israeliano. I suoi primi due mesi d’ufficio sono stati descritti come “il periodo più criminale” della storia israeliana.

“Le prime otto settimane al potere di Ehud Olmert, tra parole di pace e la raccolta di consensi per la ridefinizione del suo piano di colonizzazione, si sono dimostrate il periodo più sanguinoso, mortale, e criminale dei 58 anni di esistenza dello stato di Israele,” ha scritto Duraid Al Baik, direttore per la sezione esteri di Gulf News [letteralmente, Notizie dal Golfo] nel suo articolo “Olmert: il criminale venditore ambulante di pace.”

“Da quando, il 14 aprile, ha fatto giuramento, diventando il 12° primo ministro israeliano, gli israeliani hanno ucciso più di 50 palestinesi, ferendone circa 200, al ritmo di 1 morto e 4 feriti al giorno,” ha scritto Al Baik. “Il nuovo primo ministro ha realizzato un primato, superando quello stabilito dal suo predecessore Ariel Sharon durante i giorni più sanguinosi di quell’insurrezione palestinese che è stata l’intifada.”

Benché la stampa statunitense, tutt’altro che indipendente, abbia ignorato i crimini di guerra commessi dagli israeliani, è doveroso fare luce sulle connessioni criminali di Olmert viste le sue connessioni intime con criminali israeliani condannati che avevano il controllo della sicurezza aeroportuale e delle operazioni di controllo dei passeggeri all’aeroporto Logan Airport di Boston l’11 settembre 2001.

Questa connessione è solamente “la punta dell’iceberg” – la parte più visibile della rete criminale sionista che sta dietro gli attacchi a bandiera falsa che hanno dato il via all’aggressione criminale nota come la “Guerra al terrorismo.”

GLI OBBIETTIVI DEI SIONISTI

Benché i sionisti esercitino un’influenza incredibile sulla politica statunitense, il sionismo di per sé rimane una filosofia politica tristemente incompresa dalla maggioranza della popolazione statunitense. Anche se il presidente George W. Bush e il suo gabinetto di guerra sono chiaramente sotto il controllo dei sionisti e ne portano avanti il loro piano, un piano promosso e supportato da quasi tutti i membri del Congresso degli USA, il sionismo e la sua storia di sangue sono argomenti di cui la maggior parte degli statunitensi non sanno praticamente nulla.

Nonostante le università statunitensi offrano corsi in praticamente qualsiasi materia che si possa immaginare, non esiste nemmeno un percorso di studi che offra un esame critico del sionismo e della sua storia.

L’ignoranza generale del pubblico sul sionismo è aggravata dai mezzi di comunicazione di massa tutt’altro che indipendenti che distorcono fortemente l’immagine del sionismo e ne danno un’interpretazione distorta per fare apparire come positiva e benevola questa filosofia non-statunitense. La storia del terrorismo e della pulizia etnica sionisti, di cui la maggior parte degli israeliani e dei palestinesi è consapevole, è completamente sconosciuta alla maggior parte degli statunitensi, principalmente a causa della censura delle università e dei mezzi di comunicazione di massa.

Gli statunitensi, dopo l’attacco terroristico a bandiera falsa dell’11 settembre, per il quale i fatti indicano chiaramente il coinvolgimento di agenti segreti israeliani, e con più di 150.000 statunitensi impegnati in guerre costose e disastrose nel Medio Oriente, non sono più in grado di sostenere di continuare a essere ignoranti al proposito del sionismo e degli obbiettivi di questo movimento.

CHE COS’È IL SIONISMO?

Il sionismo si è sviluppato come un movimento politico, parallelamente al comunismo, alla fine del 1800 nelle comunità ebraiche dell’Impero Russo. Nelle città in Lituania, Polonia, Bielorussia, e Ucraina con una popolazione giudaica numerosa il sionismo è diventato un movimento nazionalista per gli ebrei. Il movimento comunista e quello sionista erano strettamente legati fin dall’inizio.

L’ideologia religioso-politica del sionismo ha portato gli ebrei in cerca di un’identità nazionale a iniziare a parlare e a scrivere in ebraico, una lingua ricostruita che non era stata parlata per migliaia di anni.

Nell’Unione Sovietica gli ebrei erano considerati un gruppo nazionale e la “nazionalità ebraica” veniva indicata nei passaporti sovietici. Nel 1934 il dittatore sovietico Josef Stalin stabilì perfino la regione ebraica autonoma del Birobidzan con l’yiddish come lingua ufficiale.

Lo zelo sionista ha portato gli ebrei dell’Europa dell’Est noti come ebrei ashkenaziti, benché non di origini semite ma discendenti principalmente da popolazioni slave e asiatiche convertitesi al giudaismo, a identificarsi erroneamente come “ebrei” quando, per esempio, sono emigrati negli Stati Uniti.

L’obbiettivo primario della politica del sionismo è sempre stato la formazione di uno stato puramente ebraico in Palestina, qualcosa che non è mai esistito nella storia. Il fatto che la Palestina fosse già abitata dai palestinesi, i legittimi proprietari di quella terra, nonché discendenti degli ebrei, degli arabi, dei greci, e delle altre razze nella Terra Santa, è qualcosa che i sionisti estremisti rifiutano di accettare.

La conquista con le armi e la pulizia etnica della Palestina furono promosse negli anni 1930 da Vladimir (Ze’ev) Jabotinsky, uno dei sionisti militanti maggiormente impegnati. Nel 1937 Jabotinsky, nato a Odessa, fondò l’Irgun, un’organizzazione terrorista legata al suo New Zionist Organization [letteralmente, Nuova organizzazione sionista] (N.Z.O.) e al movimento giovanile Betar.

Secondo l’ideologia di Jabotinsky, il popolo ebraico ha il diritto esclusivo a tutta la terra di Israele che afferma estendersi dal Nilo, in Egitto, fino al fiume Eufrate, in Iraq.

OLMERT E JABOTINSKY

Ehud Olmert è figlio dell’ideologia di Jabotinsky. Il padre di Olmert, Mordechai, prese parte al movimento di destra Herut e all’Irgun, a quel tempo condotto dal famigerato terrorista sionista Menachem Begin. Questo movimento è diventato poi il Likud, un partito politico di estrema destra.

La famiglia di Olmert, per sentimenti fortemente legata alla destra politica, visse in una cooperativa agricola chiamata Nahalat Jabotinsky. Da bambino, Olmert era un membro del Betar, il movimento militarista giovanile di Jabotinsky. Begin, il duro primo ministro israeliano il cui credo era “La Giudea è caduta nel sangue e nel fuoco; nel sangue e nel fuoco risorgerà,” si riferiva a Olmert con le parole: “Ehud, figlio mio.”

Nel 1993 Olmert, membro del parlamento israeliano dal 1973, divenne sindaco della città occupata di Gerusalemme e chiuse gli occhi su 10 anni di espansione illegale degli insediamenti israeliani. Oggi, i territori occupati che gli israeliani reclamano come Gerusalemme si estendono da Betlemme a sud, fino a Ramallah a nord, e quasi fino a Gerico a est.

Nell’ideologia razzista dei sionisti di Jabotinsky come Olmert, semplicemente non c’è posto per i palestinesi nella terra di Israele: “Non c’è scelta: gli arabi devono fare spazio agli ebrei di Eretz Israel,” ha scritto Jabotinsky. “Se è stato possibile spostare le popolazioni baltiche, deve essere possibile spostare anche gli arabi palestinesi.”

La barriera israeliana che circonda i palestinesi della Cisgiordania è un’idea tratta direttamente dal libro di Jabotinsky, del 1923, The Iron Wall: We and the Arabs [letteralmente, Il muro di ferro: noi e gli arabi].

“La colonizzazione sionista, anche la più limitata, deve essere portata a termine o fatta avanzare a dispetto della volontà della popolazione nativa. Questa colonizzazione può, pertanto, continuare a svilupparsi soltanto sotto la protezione di una forza indipendente dalla popolazione locale – un muro di ferro nel quale la popolazione nativa non possa fare breccia.”

Olmert ha fornito armi e addestramento a supporto dell’“esercito privato” del presidente dell’autorità palestinese Mahmoud Abbas per fomentare un conflitto civile tra le fazioni palestinesi. Abbas è visto da molti palestinesi come un collaborazionista che lavora con gli israeliani contro il governo palestinese guidato dal partito di Hamas.

Tra le azioni terroriste di Olmert precedenti l’aggressione da lui ordinata al Libano c’è stato il cannoneggiamento e il bombardamento frequente di civili a Gaza. Otto membri di una famiglia sono stati uccisi nella spiaggia di Gaza in un attacco terroristico israeliano particolarmente eclatante il 9 giugno 2006. Questo atto di terrorismo sionista spudorato è stato seguito dalla solita smentita israeliana nonostante le forze armate [israeliane] avessero cannoneggiato la striscia di Gaza al tempo in cui quella famiglia è stata centrata.

Mark Garlasco, un esperto militare che lavora per l’organizzazione statunitense Human Rights Watch [letteralmente Osservatorio dei diritti umani], è stato il primo investigatore indipendente a raggiungere la scena del crimine. Garlasco ha trovato un proiettile per artiglieria di tipo shrapnel del calibro di 155 mm. “Reputo probabile che si trattasse di fuoco d’artiglieria in arrivo sulla spiaggia e sparato dagli israeliani dal nord di Gaza,” ha dichiarato.

OLMERT E ATZMON

Olmert, che ha un lungo passato segnato dal coinvolgimento nei crimini finanziari israeliani, è stato incriminato per accuse di truffa aggravata, falsificazione di documenti aziendali, e violazione del codice di tassazione e della legge sul finanziamento ai partiti da crimini commessi quando era tesoriere del partito per il partito Likud nel 1988.

Lo scandalo del finanziamento del Likud è culminato nel marzo 1996 con la condanna di tre membri del partito del Likud, incluso Menahem Atzmon, il co-tesoriere di Olmert. Da tesoriere del partito, Olmert è stato incriminato per i crimini commessi nel Likud, ma ha ricevuto un trattamento speciale ed è stato assolto.

Negli anni 1970 Olmert ha lavorato nello studio legale di proprietà di un altro Atzmon, Uzi Atzmon.

Menahem J. Atzmon, co-imputato e alleato [politico] di Olmert, è stato condannato in Israele, ma ha fatto strada, fondando l’International Consultants on Targeted Security (ICTS) e assumendone la direzione. Questa ditta operata da israeliani è di proprietà della Huntleigh USA, la ditta di sicurezza aeroportuale incaricata delle operazioni di controllo dei passeggeri agli aeroporti di Boston e di Newark l’11 settembre 2001.

La Huntleigh USA è una società interamente controllata della ICTS, una ditta di sicurezza nell’ambito dell’aviazione e dei trasporti di base in Olanda diretta da “[israeliani] ex-ufficiali comandanti militari e veterani dei servizi segreti governativi e delle ditte addette alla sicurezza.”

Atzmon, condannato in Israele nel 1996 per crimini commessi con il finanziamento del partito Likud, e il suo socio in affari Ezra Harel, avevano acquisito la gestione delle operazioni di controllo passeggeri e della sicurezza negli aeroporti di Boston e di Newark quando l’ICTS acquistò la Huntleigh USA nel 1999.

I voli United Flight 175 e American Flight 11 che si presume (*) siano stati gli aerei hanno colpito le torri gemelle sono partiti entrambi dall’aeroporto Logan Airport di Boston, mentre il volo United Flight 93, presumibilmente schiantatosi nel Pennsylvania, era partito dall’aeroporto Newark. Atzmon, un criminale israeliano condannato, è l’amministratore delegato che ha anche il controllo e la gestione del porto tedesco di Rostock, sul mar Baltico. L’autobus che è saltato in aria a Tavistock Square [nell’attentato a Londra del 7 luglio 2005, ndt] è esploso di fronte agli uffici londinesi della ICTS.

Alcune famiglie delle vittime dell’attentato dell’11 settembre hanno fatto causa alla Huntleigh USA affermando che questa ditta di gestione della sicurezza è stata fortemente negligente quell’11 settembre. Benché questi parenti abbiano il diritto di sapere che cosa questa ditta israeliana di gestione della sicurezza ha o non ha fatto per proteggere i loro cari quell’11 settembre, alla Huntleigh e ad altre due ditte straniere incaricate del controllo della sicurezza, è stata garantita protezione da parte del Congresso degli USA nel 2002; esse dunque non saranno chiamate a rispondere per le loro azioni in nessun tribunale statunitense.

Atzmon, un criminale condannato, alleato politico e co-imputato del primo ministro israeliano Ehud Olmert, era direttamente responsabile del controllo dei passeggeri e della sicurezza degli aerei di linea all’aeroporto Logan Airport di Boston, dal quale sono decollati due aerei di linea che hanno colpito il World Trade Center. La sua ditta di gestione della sicurezza dell’aeroporto è il primo sospettato per quell’attacco terrorista a bandiera falsa che è stato l’attentato dell’11 settembre.

La relazione di Olmert con Atzmon e la sua responsabilità nella sicurezza all’aeroporto di Boston l’11 settembre 2001 è un indizio cospicuo – completamente ignorato dalla stampa tutt’altro che indipendente – dell’implicazione della rete criminale israeliana e sionista in quell’attacco terrorista che ha dato inizio alla cosiddetta “Guerra al terrorismo.”

Quanto spesso i funzionari israeliani di alto livello e i rabbini si uniscono alle celebrazioni tenutesi alla Casa Bianca?

Quanto spesso fanno altrettante i funzionari di governo europei, cinesi, indiani, o delle altre nazioni?



(*) È possibile che quei due aerei, quando sono atterrati all’aeroporto di Cleveland, siano stati sostituiti da altri velivoli simili, ndt.
[In figura: Uccidiamo solamente i terroristi... e tutte le donne e i bambini che osano respirare la stessa aria.]

Importante:

Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*)

La mia risposta è qui 

Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.”